Editoriale

PERCHE' "FIORIRA' L'ASPIDISTRA" DI GEORGE ORWELL NON E' PIU' IN CATALOGO IN ITALIA?

13.11.2015 20:42

Considerato minore nella sua straordinaria produzione letteraria e saggistica, "Fiorirà l'aspidistra", scritto e pubblicato da George Orwell nel 1936, da tempo non è più in catalogo in Italia. L'ultima edizione pubblicata da Mondadori nella fortunata collana degli Oscar risale al 1991 e anche la più recente raccolta delle opere uscita nel 2000 nei Meridiani intitolata "Romanzi e saggi biografici" (a cura di Guido Bulla) non lo comprende.

Perché tra classici immortali come "La fattoria degli animali" e "1984" il curatore non ha incluso anche l'esemplare storia di Gordon Comstock alla prese con una vita storta nell'Inghilterra di inizio Novecento? Perché includere "Omaggio alla Catalogna" e "Una boccata d'aria" e non "Keep the aspidistra fly"?

Se ci fosse una ragione in ciò, si potrebbe ipotizzare che l'inspiegabile esclusione sia dovuta alla semplice evidenza che il romanzo è una dura, per quanto ironica requisitoria contro la nascente civiltà dei consumi, profeticamente critico nei confronti dell'ultima grande religione mondiale, quella del denaro. Ma sarebbe facilmente confutabile dal momento che "La fattoria degli animali" e "1984" sono stati a loro modo profetici e non meno scomodi per il senso comune (leggi: pensiero unico) diventando nel tempo addirittura dei best seller assoluti.

Certo: la traduzione originale di Giorgio Monicelli (la prima edizione italiana per Mondadori è del 1960) oggi risulta datata e sarebbe opportuno rivederla e adeguarla ai tempi, ma rimane inspiegabile la decisione (quanto consapevole?) di non ripubblicare questo notevole romanzo costringendo il lettore a una ricerca senz'altro non agevole...

 

    

Da sinistra: l'edizione del 1984, quella (economica) del 1966 e la prima del 1960. Nel testo, invece, l'edizione del 1977.

 

STARE CON ERRI.

16.10.2015 15:53

Anch'io come tanti in questi giorni sto con ERRI DE LUCA. Prima come cittadino che come scrittore (per quanto molto, ma molto 'underground'!).

Perché è inaccettabile che in un Paese che si dice democratico e civile si possa processare qualcuno per un 'reato di opinione', per quanto l'opinione possa risultare offensiva o grave a chicchessia.

Se anche voi volete aderire alla campagna in difesa di ERRI DE LUCA, contro gli abusi di uno Stato e una Magistratura liberticidi, lasciate la vostra firma alla pagina di Change.org

www.change.org/p/iostoconerri-la-parola-o-%C3%A8-libera-oppure-non-%C3%A8-parola

LA RIGENERAZIONE E' FINITA.

04.10.2015 00:16

Abito da sempre a Cremona, autoproclamatasi "città della musica", benché qui la musica sia soltanto quella suonata al teatro Ponchielli (a parte la rassegna di musica antica e la stagione di classica, il resto è un profluvio di mannoie, biondi, fossati, de gregori e via scantando) o al recente Museo del Violino (in nomen...). Per le strade, l'ultima delle giunte al governo (PD + lista civica) continua a concepire la cultura come una questione elitaria, subdolamente e diabolicamente interconnessa al mercato (si organizzano i famigerati "eventi" per i tanto agognati "turisti" che dovrebbero portare una ventata d'aria fresca all'economia locale...), prona alla logica della "spettacolazione": sufficiente un presunto vip sul palco e un applaudente massa di pubblico pagante... e il gioco è fatto!

Nulla di più lontano dall'urgenza di una 'cultura dal basso' praticata dalla gente per la gente - protagonista, attiva e ideatrice, artefice di processi partecipativi reali, fondatrice di culture trasmissibili, che incida sull'idea stessa di città quale "organismo vivente" e la trasformi modellandola sui suoi bisogni più autentici.

La parola d'ordine dei pronipoti della tradizione comunista che ambiva a "educare le masse" (ricordate Gramsci?) è oggi l'avvilente "rigenerazione urbana", quando è del tutto evidente (almeno a me) che non è possibile rigenerare alcunché dalle macerie di una post-cultura stritolata dalle logiche deteriori del prodotto e del profitto (naturalmente di pochi) che sproloquia di "brand", "eventi", "rassegne" (com'è ovvio di questi tempi sotto l'egida dell'Expo...) mentre quel che resta del popolo, impoverito e disilluso, continua a nutrirsi di format e talent televisivi nella vuota evasione dal tempo e dalla stessa vita.

 

Cartolina prodotta e distribuita gratuitamente da Nautilus Autoproduzioni  al sito www.nautilus-autoproduzioni.org/

CAROL RAMA (1918-2015) R.I.P.

26.09.2015 18:57

“Io dipingo per istinto e dipingo per passione, e per ira e per violenza, e per tristezza  e per un certo feticismo, e per gioia e malinconia insieme, e per rabbia specialmente. I miei quadri piaceranno a chi ha sofferto”.

QUAL E' LO SCOPO DI TUTTO CIO'?

02.09.2015 11:22

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Un mese in campagna", edito da Fazi nel 2005 nella convincente traduzione di Silvia Castoldi, è un piccolo capolavoro dello scrittore inglese JAMES LLOYD CARR (1912-1994),  l'unico tradotto ad oggi in Italia.

A pagina 35, folgorante e implacabile, una breve digressione sul senso di tutto questo...

 

"(...) Non scambiai mai una parola con il colonnello. La sua persona non riveste alcuna importanza in ciò che mi accadde durante il mio soggiorno a Oxgodby. Per quanto mi riguarda, avrebbe anche potuto girare l'angolo e morire d'un colpo. Ma questo vale per la maggior parte di noi, non è vero? Ci scambiamo sguardi vuoti. Questo sono io, questo sei tu. Che facciamo qui? Qual è lo scopo di tutto ciò? Sogniamo a occhi aperti.

Sì, quelli sono la mia mamma e il mio papà, laggiù sopra il pianoforte. Sopra il camino c'è mio figlio maggiore. La fodera di quel cuscino l'ha ricamata mia cugina Sara, appena un mese prima di morire. Vado a lavorare alle otto e torno a casa alle cinque e mezzo. Quando andrò in pensione mi regaleranno un orologio, col mio nome inciso sul dorso. Adesso sai tutto di me. Vattene: ti ho già dimenticato."

I LIBRI-POLPETTA FELTRINELLI, SPECCHIO DI QUESTO PAESE SUPERFICIALE E INCOMPETENTE.

16.08.2015 11:40

L'estate è il momento dell'anno per antonomasia in cui il lettore 'debole' italiano decide di leggere quel libro che entra nelle tristi statistiche nazionali. Quell'1 in casella che lo affranca dall'essere un bruto - tutto TV e partite di calcio - e che contribuisce, seppur in termini risibili, a non trascinare lo status dell'Italia culturale nel baratro dell'analfabetismo di ritorno che la condannerebbe definitivamente.

Tra i libri che ho letto nell'ultimo periodo, non poteva mancare un famigerato libro-polpetta Feltrinelli, specchio della catena di supermercati dellla carta stampata che inondano ormai da anni le nostre città. Sono stato costretto ad acquistarne uno dal momento che i diari di JOHN CHEEVER  li ha pubblicati solo Feltrinelli. Non ho avuto quindi alternative...

Per farla breve, dopo 70 pagine circa, irritato ho lasciato perdere. Il libro è finito a raccogliere polvere sullo scaffale della mia libreria.

Intendiamoci: John Cheever è un grande scrittore del Novecento, riscoperto in anni recenti (un  po' come Carver o Yates, per capirci) grazie a piccoli capolavori come  "Gli Wapshot" (Fandango, 2004), "Bullet Park" (Fandango 2002), "Falconer" (Fandango 2001) e "Un vero paradiso" (Garzanti 1984). I diari sarebbero un compendio fondamentale per comprendere meglio la sua tormentata biografia borghese di scrittore americano.

Ma Feltrinelli, da  almeno una quindicina d'anni, concepisce i libri come fossero confezioni sottovuoto di salumi: al di là della usuale modesta veste editoriale (che dovrebbe almeno far contenere il prezzo di copertina...), nonostante la buona traduzione di Adelaide Cioni, quello che manca di essenziale nelle 504 pagine di "Una specie di solitudine" è una breve cronologia (o una nota biografica) sulla vita di Cheever e, più di tutto, un apparato di note che consenta al lettore (anche a quello più competente) di inquadrare gli accadimenti del diario nel contesto storico-temporale in cui avvennero.

La lettura suscita infatti innumerevoli domande: cosa ci faceva Cheever a Roma con i due figli e la moglie incinta, tra un giro per le vie e una festa con connazionali? Quale libro era appena stato pubblicato di cui stavano uscendo le recensioni? E via chiedendo...

Il traduttore spreca inoltre le poche note a piè di pagina concesse per precisare che l'espressione tal dei tali è "in italiano nel testo"...

Il grottesco dell'operazione editoriale (che a fronte delle ponderose pagine poteva essere programmato in due volumi distinti) sta nel dare per assodata la conoscenza del lettore della biografia di Cheever.

Un'operazione di marketing editoriale frettolosa e superficiale, proprio come le librerie che affollano il Paese, con sorridenti giovani commessi ignari di quanto vendono, simpatici ma incompetenti, perfetta espressione della drammatica condizione in cui si trova la cultura in questo Paese...

LA "FAMIGLIA" E' MORTA! RILEGGETE DAVID COOPER!

22.06.2015 00:08

Mentre un manipolo di trogloditi sta tentando di riportare questo povero Paese alla notte dei tempi (caverna, donna trascinata per i capelli dall'uomo-cacciatore...) in nome di una sterile, antistorica, conformistica, pseudoscientifica opposizione alla Realtà dell'Esistere, in Italia la figura e l'opera di DAVID COOPER sono state rimosse dalla cultura nazionale,  benché non esista alcun dibattito che approfondisca identità e  senso della cosiddetta 'famiglia naturale' (o biologica).

Fondatore con Ronald Laing negli anni Sessanta a Londra del movimento dell'Antipsichiatria, autore di numerose opere fondamentali per una visione alternativa della relazione uomo-Realtà, DAVID COOPER è l'autore dell'epocale, iconoclasta "LA MORTE DELLA FAMIGLIA. IL NUCLEO FAMIGLIARE NELLA SOCIETA' CAPITALISTICA", pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1972. Un saggio duro, urticante, ultimativo che offrì in quegli anni un'analisi spietata del "superporco bisesssuato" (definizione dello stesso Cooper della famiglia) come generatore di comportamenti devianti e patologici.

Perché il paradosso della difesa acritica della famiglia come esperienza 'naturale', 'biologica', deterministicamente data (da dio), è che la famiglia è tramontata  come istituzione storicizzata nella deflagrazione dei molteplici modelli alternativi esistenti. Negarne la legittimità (sulla base di un giudizio di valore) è negarne stoltamente l'esistenza.

Leggere/rileggere "La morte della famiglia" oggi, liberato finalmente dalle scorie dell'ideologismo comunista degli anni Settanta, che ha indubbiamente contribuito a determinarne l'eclisse culturale, è un'esperienza illuminante per entrare nelle dinamiche del presente e sorridere della proterva, becera, violenta campagna di terrorismo psicologico brandita da gran parte dei movimenti (d'ispirazione o di matrice) cattolici italiani.

Perché alla famiglia 'tradizionale', come ha scritto Cooper, "non si deve lasciare nulla. Madri padri, fratelli, sorelle, figli e figlie, mariti e mogli, tutti ci hanno pre-de-ceduto. Non sono lì come individui a cui possiamo lasciare qualcosa o che si possano lasciare da qualche parte in noi stessi. Il sangue della consanguineità è già fluito nei rigagnoli delle strade famigliari suburbane".

"L'epoca dei parenti è finita perché il parente invade il centro assoluto di noi stessi come noi invadiamo il suo, a meno che non comprendiamo bene questa Volontà. Speriamo che alla fine della nostra vita ci rimanga un immenso anche se battuto amore da lasciare, e anche una disperazione finalmente sconfitta. E allora lasciamo l'una e l'altra agli uomini, alle donne e ai bambini.

Io lo farò."

FONOGRAFI, GRAMMOFONI, DISCHI IN CERALACCA...

19.06.2015 23:53


Qualche giorno fa, gironzolando in una libreria, ho trovato per caso nel proverbiale 'angolo polveroso' un vecchio cartonato fotografico della EdiCart, editrice specializzata in manualistica per collezionisti, dedicato ai grammofoni. Pubblicato nel 1995, "I Grammofoni" è stato curato da Nino Ciravenga e Fermo Galbiati. Racconta l'appassionante, emozionante storia di queste fantastiche macchine sonore che hanno regalato all'umanità il piacere incomparabile di riprodurre suoni e ascoltare la musica nel chiuso della propria casa. Un racconto per lo più fotografico, con la riproduzione di alcuni dei cimeli conservati al museo Galbiati di Brugherio (Monza e Brianza) (cfr. www.museionline.info/tipologia/item/museo-miscellaneo-galbiati.html).

Pur non essendo un collezionista, per me che posseggo un grammofono della Voce del Padrone degli anni '40 (è un modello 103 di fabbricazione inglese), è una gioia indescrivibile quella di imbattermi in un vecchio disco di ceralacca seppellito in uno scatolone sotto il banco di un mercatino dell'antiquariato: tra tanti dischi di musica classica e operistica, di tanto in tanto ho la fortuna di trovare qualche vecchia canzone degli anni '30 o '40 o, più raramente, qualche pezzo jazz suonato da band minori inglesi o americane... (anche per questo per me non ha molto senso acquistare dischi tramite Internet o nei rari negozi specializzati...).

E' più o meno la sensazione, credo, di chi scoperchia una tomba millenaria in qualche sito archeologico, l'ebbrezza del tombarolo che profana una tomba etrusca, l'emozione di chi ritrova in un vecchio baule in soffitta foto di famiglia totalmente sconosciute...

Quando poi la puntina si appoggia sul disco e gli sportelli frontali della macchina lasciano uscire il suo suono precario, si materializza la dimensione del medium che si fa tramite con un lontano passato: voci e suoni che provengono da un aldilà e rievocano mondi lontani, pratiche dell'ascolto irrecuperabilmente tramontate, scorci di vite conosciute soltanto tramite il cinema o vecchie fotografie... Macchine del tempo che ci aiutano a sopportare meglio questa difficile contemporaneità...

LO SCEMO DEL VILLAGGIO... GLOBALE.

14.06.2015 16:45

Sulla polemica innescata sui social media da Umberto Eco con il recente intervento all'Università di Torino (cfr. www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2015/06/12/eco-e-limbecillita-2.0-il-web-si-divide_60ea6684-0a1d-4d8f-8f1c-03bfe9214c97.html) si potrebbe riflettere che gli 'scemi del villaggio' sono sempre esistiti e sempre esisteranno; che blog e affini (Twitter, Facebook...) offrono a costo zero l'opportunità a tutti, quindi anche agli 'scemi del villaggio', di dire la propria su qualsivoglia argomento; che la natura anarchica e democratica del medium (aspetto che personalmente amiamo) consente anche agli 'scemi del villaggio' di diventare 'scemi globali'; che in attesa dell'implosione del sistema, che innescherà senz'altro nuove forme di comunicazione, le uniche azioni di difesa dall'imbarbarimento dilagante (poiché sembrerebbero prevalere gli scemi, in effetti...) sono quelle storicamente applicabili ai media (social e non):

- evitarli, spegnendo le macchine;

- selezionare  (quindi scegliere) le fonti da consultare/seguire;

- continuare a vivere la vita reale e avere scambi di idee reali con persone reali; leggere libri, riviste, giornali cartacei; andare a teatro e al cinema; ascoltare musica dal vivo...

Quello che infastidisce del contributo di Eco è l'atteggiamento elitario, di supponenza, di chi rimpiange una società oligarchica costituita da caste di intellettuali, con la massa degli 'utili idioti' condannata ai monologhi alcolici al bar del quartiere...

Perché la cultura, anche nei suoi aspetti più deteriori, non può che essere un processo di costruzione collettiva a cui anche gli scemi hanno diritto di partecipare.

 

ORNETTE COLEMAN (1930-2015) R.I.P.

11.06.2015 23:46

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News

"Domani, Armageddon!", nuovo racconto di LCF disponibile qui!

06.02.2018 11:00

Un nuovo racconto breve di LCF scritto nelle ultime settimane è disponibile da oggi nella sezione Altre Scritture di questo sito alla pagina la-dea-bicefala.webnode.it/altre-scritture/racconti-brevi/

Ispirato dai periodici catastrofismi che annunciano come imminente la fine del mondo, vede protagonista una coppia alle prese con insistenti Testimoni di Geova, anche se avrebbero potuto essere indifferentemente cristiani, musulmani o ebrei...

Pubblicato sull'ultima raccolta in volume di FUOCOfuochino il racconto "Finale".

03.01.2018 19:11

Dallo scorso novembre è in distribuzione la quinta raccolta dei "fuochini" curata dall'editore di FUOCOfuochino Afro Somenzari. Nel volume di oltre duecento pagine è compreso anche "Finale", racconto di LCF uscito nell'ottobre 2015.

La raccolta è sfogliabile on line alla pagina  www.fuocofuochino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=166&Itemid=40 del sito dell'editore.

LCF citato sul mensile cileno "La Panera" in un articolo dedicato a Syd Barrett.

14.12.2017 17:26

Sul n° 77 di "La Panera" (ottobre 2016), mensile cileno di arte e musica pubblicato a Santiago del Cile, LCF è citato in un articolo di Andrés Nazalara dedicato a Syd Barrett.

L'articolo è disponibile alla pagina Web: www.lapanera.cl/y-el-lunatico-siguio-sonriendo-ecos-de-syd-barrett/

Finalmente pubblicati i CD della TEB curati per Gonzo Multimedia.

08.12.2017 18:52

Con quasi un anno di ritardo (incredibile la cialtroneria di certa discografia 'minore'!) sono finalmente usciti i due CD della TEB curati da Luca Chino Ferrari per Gonzo Multimedia. "Brain Waves", ristampa 'accresciuta' dell'album ufficiale Ma.So. del 1992, e "Spirits", live del 1989 registrato al Tuxedo di Piacenza, sono disponibili sul Web (ad esempio nel circuito Amazon) e, si spera, nei negozi di dischi rimasti in circolazione...

Le Dolci Suggestioni della Luna Rosa al "Primo Piano" di Brescia.

27.11.2017 19:25

Al "Caffè Letterario Primo Piano" di Brescia, a due passi da Piazza della Loggia, sono tornate Le dolci suggestioni della Luna Rosa", reading-concerto dedicato al cult-folker Nick Drake, suonato/cantato da ROBERTO TELEMACO CALVI e raccontato da LUCA CHINO FERRARI. Ottimo locale, intimo e accogliente, per una (fortunatamente!) riuscita esibizione davanti a una quarantina di persone attente e partecipi. Ecco quattro scatti presi al volo da LCF prima del reading-concerto durante il soundcheck di Telemaco...

Le dolci suggestioni della Luna Rosa tornano domani a Brescia...

23.11.2017 10:28

Il concerto-reading dedicato a Nick Drake il 24 novembre a Brescia.

02.11.2017 12:16

Il 24 novembre "Le dolci suggestioni della Luna Rosa", interpretato da Roberto Telemaco Calvi (chitarre) e da LCF (reading), saranno sul palco del caffè letterario "PrimoPiano" di Brescia (via Cesare Beccaria, 10).

Info e aggiornamenti sul sito del locale alla pagina www.letterarioprimopiano.it/ e/o sulla pagina Facebook

it-it.facebook.com/primopiano.arci/

"Le dolci suggestioni della Luna Rosa": come si dice... "Buona la prima"!

23.10.2017 09:25

Venerdì sera in Casa GeoMusic (Gandino, Bergamo) dell'amico Gigi Bresciani (da quasi 40 anni uno dei maggiori promoter folk italiani) ha debuttato "Le Dolci suggestioni della Luna Rosa" davanti a una sala gremita (circa sessanta persone), attenta e partecipe per le quasi due ore dello spettacolo.

Grande l'esibizione di Telemaco (Roberto Calvi), accompagnato dal racconto della vita di Nick Drake di LCF, che ha suonato alcuni dei pezzi del cantautore inglese come raramente è capitato di ascoltare.

Un resoconto della serata sul sito di GeoMusic alla pagina www.geomusic.it/articoli-evidenza/bella-serata-nick-drake-a-casa-geomusic

"La giornata mondiale", ultimo lavoro di LCF per FuocoFuochino, disponibile gratis qui.

17.10.2017 14:08

"La giornata mondiale", l'ultimo scritto di LCF pubblicato da FuocoFuochino con la presentazione di Fabrizio Davini, è disponibile in download gratuito qui:

La giornata mondiale.pdf (240828)

Copie 'personalizzate' sono richiedibili direttamente all'editore tramite la mail editore@fuocofuochino.it

In dirittura d'arrivo la pubblicazione del libro di LCF su Glen Sweeney e la Third Ear Band.

13.10.2017 12:59

Ormai imminente la pubblicazione di "Glen Sweeney's Book of Alchemies", il nuovo libro di LCF dedicato a Glen Sweeney e alla Third Ear Band: un volume in lingua inglese che comprende foto inedite, disegni, interviste, articoli, discografia, saggi sulla musica della TEB e che sarà pubblicato dalla Gonzo Multimedia con la copertina e l'impaginazione grafica di Martin Cook, il talentuoso graphic designer che ha già collaborato con LCF nella produzione di alcuni recenti CD del gruppo (l'ultimo in uscita il 20 ottobre è "Spirits").

Un programma radio di due ore dedicato alla storia di Mike Taylor basato su "Out of Nowhere" di LCF!

08.10.2017 14:51

Abe Perlstein, DJ del programma "The Rock" sulla radio californiana KEBF-FM (107.9), nell'ambito della sua "Tuesday Lunch with Abe Perlstein" dedicherà il 14 novembre 2017 un programma di due ore alla storia e alla musica di Mike Taylor basandola sul libro di LCF "Out Of Nowhere" e sulle testimonianze di Michael Burke, amico di Taylor, già collaboratore per le ricerche della biografia.

Sarà possibile ascoltare il programma in  streaming (alle 22:30 ora italiana) sul sito www.centralcaliforniaradio.org/

Info e anticipazioni alla pagina Facebook di Perlstein

www.facebook.com/TuesdayLunchWithAbe

"Le dolci suggestioni della Luna Rosa" il 20 ottobre a Gandino (BG) con ospite Danny Thompson.

05.09.2017 18:02

Lo spettacolo di Roberto Calvi (chitarra e voce) e LCF (reading) "Le dolci suggestioni della Luna Rosa", dedicato alla musica e alla vita di Nick Drake, sarà di scena a Gandino (BG) venerdì 20 ottobre alle ore 21:00. Ospite speciale della serata il leggendario contrabbassista folk Danny Thompson, che suonò tra i numerosi altri proprio con Drake sul suo album d'esordio, "Five Leaves Left" del 1969.

Dettagli sull'evento al sito di Geomusic: www.geomusic.it/articoli-evidenza/serata-nick-drake-a-casa-geomusic

Ingresso su prenotazione (i posti sono limitati!) contattando GeoMusic al numero 3484466307 o via mail all'indirizzo: info@geomusic.it

E' in uscita "Spirits" della Third Ear Band a cura di LCF e Francesco Paolo Paladino.

03.09.2017 17:43

Dopo tanto ritardo, è finalmente in uscita "Spirits" della TEB, ultimo dei CD dal vivo a cura di LCF e di Francesco Paolo Paladino.

Si tratta del concerto integrale suonato dal gruppo nel gennaio 1989 al "Tuxedo Club" di Piacenza. Copertina e grafiche a cura del talentuoso Martin Cook.

Info e aggiornamenti alla pagina di Gonzo Multimedia www.gonzomultimedia.co.uk/product_details/16054/Third_Ear_Band-Spirits.html.

"La Giornata Mondiale" segnalata su "la Lettura", inserto domenicale del Corriere della Sera.

27.08.2017 12:52

Domenica 20 agosto Cristina Taglietti ha segnalato a pag. 15 dell'inserto culturale del Corriere della Sera "la Lettura" "La Giornata Mondiale" di LCF.

In uscita la ristampa di "Brain Waves" della Third Ear Band con booklet a cura di LCF.

01.08.2017 13:22

"Brain Waves" (onde del cervello) si intitolava l'ultimo disco pubblicato dalla Third Ear Band nel 1993. Il 22 settembre Gonzo Multimedia ne distribuisce la ristampa con un nuovo booklet curato da LCF ricco di retroscena e foto rare. Un album di raga elettronico come non se ne registrano più!

Pre-order alla pagina: www.gonzomultimedia.co.uk/product_details/16060

  

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