QUESTO SITO CAMBIA PELLE E SI TRASFERISCE!
04.03.2018 17:31
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Idee, vaniloqui, polemiche su musica, letteratura, politica di LUCA Chino FERRARI, scrittore (molto!) underground.
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Photo Copyright: Bill Leary/Getty Images
A soli 70 anni se n'è andato anche Tom Rapp (en.wikipedia.org/wiki/Tom_Rapp), protagonista di una parabola artistica unica e irripetibile, che sa provocare ancora oggi profonde emozioni. Per chi ancora non lo conoscesse, consiglio di ascoltare almeno i primi due dischi dei Pearls Before Swine, la band da lui formata nel 1966, opere che si inscrivono in un folk trasognante e lisergico, poetico e visionario.
Due bei ricordi di Jon Blistein su "Rolling Stones" alla pagina www.rollingstone.com/music/news/pearls-before-swine-band-mastermind-tom-rapp-dead-at-70-w516656 e di Neil Genzlinger su "New York Times" alla pagina www.nytimes.com/2018/02/14/obituaries/tom-rapp-the-voice-of-pearls-before-swine-is-dead-at-70.html
"Zur Gründung der deutschen Staatskirche" (John Heartfield, AIZ n. 23 del 15-06-1922)
Notizia ANSA del 20 febbraio 2018 (www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/02/20/la-cassazione-il-saluto-fascista-non-e-reato-se-solo-per-commemorare-_029352f2-8d8c-4cd5-96e1-c6d0982e1b6f.html).
In questo clima di rigurgiti nazi-fascisti in Europa e in Italia (sempre ieri accoltellato a Perugia un militante di Potere al Popolo che stava affiggendo manifesti elettorali) la Magistratura italiana non perde occasione per ricordarci che è più che mai necessaria una riforma radicale della Giustizia.
E che il paradosso pannelliano della "giustizia giusta" (vera ridicolaggine linguistica) nel Paese del Festival di Sanremo è meno paradossale e ridicolo di quanto si possa credere...
Enrico Baj, "I funerali dell'anarchico Pinelli" (1972)
"(...) Ora, che cos'è la scheda elettorale? Né più né meno un pezzo di carta che simboleggia la baionetta, il manganello o la pallottola. E' un congegno che permette di risparmiare lavoro nell'evidenziare da quale parte sta la forza e nel sottomettersi all'inevitabile. La voce della maggioranza previene lo spargimento di sangue, ma non è per questo meno arbitraria del decreto del tiranno più assoluto spalleggiato dall'esercito più potente...
La ragione applicata alla lotta politica combatte per la sua stessa abdicazione. Nel momento in cui la minoranza diventa maggioranza cessa di ragionare e di convincere e comincia a comandare, ad obbligare e a punire. Se questo è vero, ne segue che usare il voto per modificare il governo vuol dire usare la forza per modificare il governo".
(Benjamin Tucker,"Instead Of A Book, By A Man Too Busy To Write One", 1897)
"La differenza fra una democrazia e una dittatura è che in democrazia prima voti e poi prendi ordini; in una dittatura non devi perdere tempo a votare".
(Charles Bukowski)
John Heartfield, "Face of Fascism" (1928)
Atelier Carlo Colla & figli, Milano. Stanza delle marionette.
Hanno votato... e dopo?! (Leo Ferrè, 1969)
A portarmi la vita sul groppone
ci ho già messo sessant'anni
senza essere né un santo né una merda.
Non valgo il benché minimo cero.
Mamma Maria, ecco tuo figlio
crocifisso su dei manifesti
un dito di whisky e un gin, figlio
e di tutto il resto me ne sbatto...
Hanno votato…e dopo?!
Ho la memoria emiplegica
e i ricordi accecati
Quando mi ricordo del manganello
non me ne vengono che la metà
e voi vorreste che cercassi
la metà di un culo da prendere a calci?
In questi tempi non si vede un cazzo…
Non hanno più neanche il culo, gli italiani!
Hanno votato…e dopo?!
È un paese che mi fa ribrezzo,
non c'è modo di diventare inglesi,
o svizzeri o stronzi o anche insetti
dappertutto sono bipolari...
Bisogna vederli a Porta a Porta
questi cessi da cabina elettorale
con la scheda fra le ditazze
e il disprezzo in un manifesto...
Hanno votato…e dopo?!
In un'Italia anarchica
farei rizzare in piedi 'sti stronzi
e gli farei fumare le schede scrutinate
fino alla cicca del mio disgusto
E poi, seduto su una sedia,
con un computer ficcato nel gozzo
canterebbero "Fratelli d'Italia"
con dei microprocessori...
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta...
(traduzione e adattamento al contesto di italiano di Riccardo Venturi che scrive: "La canzone originale francese di Léo non sarà mai "datata". Anche se vi sono dei riferimenti alla Francia del 1969, alle sue elezioni, alle sue "trasmissioni elettorali". Anche se i computer hanno ancora le schede perforate. Ho quindi solo leggermente adattato il testo alla situazione attuale di questo paese, e a qualche innovazione tecnologica. Per il resto, tutto assolutamente identico". - dal sito blog.libero.it/ettorecarcione/10299117.html)
"Ils ont voté" dal vivo alla pagina YouTube:
Un excursus dei 32 album dei The Fall di Mark E. Smith alla pagina:
www.qthemusic.com/articles/mark-e-smith-1957-2018
The Fall su Wikipedia: en.wikipedia.org/wiki/The_Fall_(band)
Alcuni album dei The Fall su YouTube:
www.youtube.com/watch?v=ZV2i2hjvvSI ("Dragnet", 1979)
www.youtube.com/watch?v=J2YMuFzp2uc&t=977s
("Grotesque", 1980)
www.youtube.com/watch?v=eVEY8VIAe_4 ("Code: Selfish", 1992)
www.youtube.com/watch?v=JdPHDsNcYHA
("Sub-Lingual Tablet", 2015)
Erede legittimo del punk, fortemente politicizzato, 'intellettuale' della working-class inglese originario di Manchester, Smith è uno degli ultimi grandi protagonisti 'minori' della popular music. Voce fuori dal coro, sprezzante, integra, incapace di compromessi con il mercato, è stato un raro esempio in un mondo di volgari piazzisti della psuedo-arte sonora, millantatori prezzolati delle case discografiche, venditori di fumo di star televisive e del Web.
Inutile aggiungere che in Italia, salvo qualche raro caso (C.C.C.P....?), non esistono esperienze minimamente paragonabili...
"Sei la testa sulla lancia
sei il chiodo sulla croce
sei la mosca nella mia birra
la chiave che è andata persa
sei la lettera di Gesù sul muro del bagno
sei la Madre Superiora in reggiseno
tu sei cattivo come me
sono il cappello sul letto
sono il caffè, invece
sono il pesce o l'esca
il detective sveglio fino a tardi
sono il sangue sul pavimento
il tuono e il rombo
la barca che non vuole affondare
non voglio dormire neanche un momento
sei cattivo proprio come me
dici che non va bene?
beh, a me va abbastanza bene così
sei la ghirlanda che ha preso fuoco
sei la predica al coro
mordi lo spartito
ma i tuoi denti sono stati cablati
sbandi sotto la pioggia
stai cercando di cambiare
stai rettificando degli ingranaggi
stai cercando di spostare
e sei un tipo cattivo quanto me
mi hanno detto che eri un poco di buono
so che ti prenderai cura di tutti i miei bisogni
sei cattivo proprio come me
sono il materasso nel retro
sono il vecchio sacco di juta
sono quello con la pistola
molto probabilmente per correre
sono l'auto nelle erbacce
se mi tagli, sanguino
sei cattivo come me
cattivo come me"
(Tom Waits, "Bad as me", da "Bad As Me", Anti 2011)
Tanto per non farci mancare nulla del peggio, è di questi giorni la notizia secondo cui il giudice sportivo ha minacciato sanzioni (multe e Daspo) ai danni di quei tifosi che hanno esposto allo stadio l'immagine di Federico Aldrovandi nel corso delle ultime partite di campionato, dopo il doveroso appello dell'Acad (Associazione contro gli abusi in divisa - www.acaditalia.it/).
Il Giudice Sportivo ha affermato - incredibile anche solo pensarlo! - che si tratta di "una provocazione nei confronti delle forze dell'ordine".
Serve commentare una simile boiata che lede fattivamente il più elementare principio della libertà di espressione?
Quello che mi sembra rilevante nella vicenda è che, come al solito, le autorità di questa Itaglietta arraffona, mafiosetta, vittimistica e dimentica di tutto non perdono occasione per prendere posizione a favore dei cosiddetti 'poteri forti' - espressione certamente qualunquistica e approssimativa, ma efficace nel delineare l'identità di organizzazioni o organismi dello stato che, dal Dopoguerra ad oggi, quando costrette al confronto pubblico a seguito di fatti contestati non fanno altro che autoassolversi (non sempre potendo insabbiare o depistare la verità dei fatti) anziché riconoscere le proprie responsabilità davanti alla legge e risarcire i cittadini dei danni procurati.
Suscita pena e rabbia, nella fattispecie, lo sforzo che lo Stato nelle sue diversificate articolazioni fa quotidianamente per tentare di infondere sicurezza nel cittadino, soprattutto in rapporto all'opera delle forze dell'ordine, spesso premiate e incensate per il loro impegno a favore della collettività, pur a fronte degli evidenti, dilaganti, inqualificabili abusi di potere (da Genova e Napoli, ai casi Uva e Cucchi...).
"Di Federico, ragazzo di 18 anni ucciso da 4 poliziotti, non si deve più parlare", si legge sul sito dell'Acad.
"Della risposta coordinata e di massa che hanno dato tantissime curve neanche. Quando perdono si rintanano in un silenzio assordante con la complicità di giornali e tv, ma agiscono con la potente arma della repressione".
Dopo i due nuovi CD della Third Ear Band prodotti tra giugno e agosto, da qualche giorno è iniziata una nuova collaborazione con la Gonzo Multimedia di Rob Ayling che porterà (presumibilmente entro fine anno) alla realizzazione di un altro disco.
Intitolato "EXORCISMS", presenterà registrazioni risalenti al periodo 1988-1989 di Glen Sweeney, Paul Minns, Mick Carter, Ursula Smith e Allen Samuel.
La copertina, basata sull'immagine di un dio cambogiano, sarà curata dal talentoso Martin Cook.
Un breve promo del libro su Mike Taylor è l'intervista che ho avuto con Jonathan Downes per la Gonzo Web Radio. La si può ascoltare a pagina 41 dell'ultimo Gonzo Weekly magazine (è il numero 144) al sito https://www.gonzoweekly.com/.
Grazie Jon per la disponibilità e scuse infinite a tutti per il mio scarso inglese...
Considerata l'ottima collaborazione con Gonzo Multimedia e la disponibilità di Rob Ayling a investire nel sottoscritto, è in partenza un nuovo progetto editoriale stavolta dedicato a un grandissimo della popular music, TIM BUCKLEY. Si tratta in sostanza della riedizione, aggiornata e ampliata, del vecchio libro pubblicato per Stampa Alternativa nel 1999 che suscitò discreti riscontri (più che altro di critica).
Da quell'anno, infatti, sono uscite due ottime biografie scritte dall'amico e chitarrista di Buckley LEE UNDERWOOD ("Blue Melody", edita da BackBeat Books di San Francisco nel 2002) e dal giornalista DAVID BROWNE ( intitolato "Dream Brother", è stato pubblicato anche in Italia nel 2001 dalla Giunti) e un aggiornamento del mio testo è assolutamente doveroso, benché avessi affrontato una dimensione critica dell'opera di Buckley ancora oggi rimasta inesplorata: il tributo all'anima 'demoniaca', dionisiaca dell'operta di Buckley, coincisa con l'abbandono del registro folk in favore di un'espressività più libera, avanguardistica, sperimentale (dalla pubblicazione di "Lorca" del 1970).
Ho per questo preso contattati con Underwood, che si è detto disponibile a collaborare, e con l'amico paroliere LARRY BECKETT, che sappiamo non amò la svolta creativa di Buckley.
Comunque, vedremo cosa ne uscirà stavolta...
Finalmente pubblicata, la bio di Mike Taylor è in vendita su Amazon.co.uk alla pagina www.amazon.co.uk/Out-Nowhere-Luca-Ferrari/dp/1908728485/ref=sr_1_5?s=books&ie=UTF8&qid=1435852963&sr=1-5&keywords=gonzo+multimedia
Ecco fronte e retro copertina del libro:
"Finale", il racconto breve che ho scritto nel 2011, verrà pubblicato da FuocoFuochino in settembre con una lusinghiera presentazione di Federico Centenari, giornalista e scrittore cremonese, autore di uno splendido romanzo jazz purtroppo ancora inedito (per la solita questione per cui in Italia si continuano a pubblicare i polpettoni di un Bruno Vespa o di un Severgnini ma non ci si assume il rischio di far esordire un (ormai ex) giovane esordiente...).
Quella che segue, invece, è un'altra presentazione al mio racconto 'regalatami' dall'amico Riccardo Orsoni, eccezionale pittore con una contagiosa vena Fantasy e surrealista (andate al suo sito www.orsoni.altervista.org/ e converrete con me), arrivata purtroppo in ritardo... Anche solo per un mio mero vezzo narcisista non poteva rimanere inedita:
"Prendi un disco, prendi un LP, quelli in vinile magari di quarant’anni fa, pesca a caso nella collezione di un appassionato e con queste premesse non puoi sbagliare, l’illustrazione della busta è un manifesto affisso su qualche muro della coscienza collettiva di quei ragazzi di quelle due o tre generazioni, che l’odore del vinile quando esce, evoca. Qualcosa prende forma, non ha ancora una consistenza ma un mondo si sta delineando.
Mettilo sul piatto, fallo girare. Ha senso dove sei? Chi c’è nell’altra stanza? Cosa mangerai dopo? Certo che ha senso, soprattutto chi c’è nell’altra stanza ma...dopo, ora non molto, perché sei alle prese con questa cosa delle emozioni di vinile.
Ascolti, mandi avanti, giri e ascolti.
E’ tutto tirato? E’ tutto smielenso. Difficilmente. Quasi sempre hai l’alternanza. Un pezzo veloce con curve strane che non avresti mai pensato, un pezzo dolce che risuona nelle emozioni non tue ma di quello che eri vent'anni fa e ti ritorna tutto come se uno specchio lo permettesse. Ma non è malinconia. Non tutto. A volte le tue percezioni risuonano adesso sulla tua struttura esperienziale che allora non avevi, e lo specchio (magia!) funziona al contrario: ributti addosso a quel ragazzo che ascoltava il brano per la prima volta la ricchezza della tua matura sintesi (definitiva?) e gli dai forza coraggio e saggezza che ne avrà bisogno.
Se capisci quello che dico forse capisci un po’ anche Luca Ferrari. Luca è così. Un pezzo di Luca. Lui è molto di più. Molto di più di questo e molto di più di tanti. Molti sono quello che sono, ci parli e vedi il loro mondo, i loro problemi, i lamenti a spazi bi-settimanali e le aspettative del giorno dopo.
Di Luca, se ci parli, vedi quei libri pop-up, per adulti (se esistono), ogni pagina è un argomento e ogni argomento esplode un mondo di fantasia elegante e colta fatta di poche parole mirate che fluiscono sul binario della gestualità. Movimenti piccoli, congeniali, che triangolano stretto con l’espressione.
Ogni pagina ha colori diversi, toni che cambiano in alternanza, incazzatura compresa, come quel disco.
Non credo che Luca veda il libro pop-up. Quello lo vedo io, che sono più visivo, lui è più musicale e possiamo forse dire che è e scrive come è e suona quel disco: un’armonia di brani dalle alternate sfumature dolci e forti, leggere e profonde.
Di più: credo che lui abbia una mappa musicale che accompagni ogni sua riflessione (cosa da molti), ogni suo scritto (cosa da taluni), ed ogni riferimento di questa mappa lui lo fa vivere con un metadato in suo possesso (cosa da pochi). Inquadra il periodo storico, la circostanza, e l’umanità dell’artista, per capire profondamente cosa sta risuonando e quindi cosa sta vivendo.
Questo racconto pubblicato da Fuoco Fuochino è un punto di riferimento di quella mappa, un brano di quel disco, una pagina di quel libro. Di certo non delle più allegre. Un blues grigio cemento che bandisce ogni ipocrisia.
Non denuda… scarnifica. Rompe ogni pensiero-capsula e va dentro al disagio, alla rassegnazione. Ma Luca non è mai monocromo: zoomando nel racconto arrivano frammenti di accudimento... di amore, cosi come in un azzurro spento di Seraut vibrano puntini gialli e arancione… Ma è la paura del tuo finale che ti viene leggendolo".
FuocoFuochino, "L'editore più povero del mondo" di Viadana (Mantona), come ama definirsi, pubblicherà nei prossimi mesi un racconto inedito di Luca Ferrari. Sarà in tiratura rigorosamente limitata, secondo le consuetudini dell'editrice, comunque disponibile in download al sito www.fuocofuochino.it/
Una piccola grande soddisfazione, anche perché la minuscola casa editrice mantovana è un'enclave patafisica in un mondo di illogica volgarità...
Dopo anni di 'lontananza', torna a scrivermi l'amico ANDREA SONCINI, funambolico ideatore di imprese editoriali destinate a fallire per l'imbecillità dilagante italica. L'ultima nostra collaborazione, risalente al periodo 2004-2008, riguardò la collana "One Record One Book" con la pubblicazione di quattro titoli dal catalogo della Continuum Books Ltd. (mini-saggi dedicati a dischi di Pink Floyd, Beatles, Jimi Hendrix Experience e Jethro Tull). I titoli furono recensiti benissimo, in genere, dalle principali riviste del settore (oltre che da alcuni inserti culturali di quotidiani nazionali, tra cui La Stampa...) e personalmente non riuscii mai a capire il motivo dell'evidente insuccesso commerciale (se non che, appunto, il livello culturale medio dell'appassionato di musica in Italia è quello che è e in questo Paese le percentuali di lettori 'forti' sono da anni avvilenti...). Come ho scritto altrove, Andrea cedette quei pochi titoli alla NoReply di Milano che ne fece delle edizioni-saponetta (insipidi libretti dalla grafica banale...) sfalciando tutte le mie introduzioni (e l'apparato di note al testo inglese) e affidando una postfazione a un presunto 'mitico giornalista' che polemizzò con me per aver tradotto "rooftop", a proposito del luogo in cui i Beatles suonarono il loro ultimo concerto in pubblico, con "tetto" anziché "terrazza"... (capirete la tragedia! Ma non si finisce mai di imparare, soprattutto da esperti di questo o quell'altro gruppo...)
Per ricordare quell'esperienza a suo modo pioneristica (come molte delle iniziative di Andrea), pubblico di seguito alcuni link di recensioni on line su quei preziosi piccoli libri che ho curato con impegno e passione a dispetto dei tanti detrattori in circolazione...
su "The Piper at the Gates of Dawn":
www.xtm.it/DettaglioLibriDvd.aspx?ID=7380#sthash.I4ngLBKW.QcItIs1n.dpbs
www.lettera.com/libro.do?id=7034
it.fan.musica.pink-floyd.narkive.com/dysYchGJ/nuovo-libro-su-piper-at-the-gates
www.elephantsbooks.com/dettaglio.asp?codice=004529
su "Electric Ladyland":
www.lettera.com/libro.do?id=7396
su "Let it Be":
www.anobii.com/books/Let_it_Be/9788890208317/011b47d13b6be3713d
www.xtm.it/DettaglioLibriDvd.aspx?ID=7548#sthash.U8O7rTRi.dpbs
www.mangialibri.com/libri/let-it-be-beatles
Dal 25 maggio è in vendita nei negozi e on line il nuovo CD della Third Ear Band intitolato "Necromancers of the drifting West" prodotto dall'etichetta inglese Gonzo Multimedia (www.gonzomultimedia.co.uk/product_details/15830/Third_Ear_Band-Necromancers_of_the_Drifting_West.html). E' curato da Luca Ferrari, che ha ideato con Rob Ayling il progetto e compilato le note del booklet. La grafica è stata realizzata da Martin Cook. In scaletta brani inediti del gruppo originale (1969-1971), comunque già circolati in Internet, qui in edizione rimasterizzata.
Il progetto si caratterizza in due parti con la pubblicazione in luglio del secondo CD intitolato "New Forecasts from the Third Ear Almanac", ristampa in digitale del concerto che il gruppo suonò in Italia nel gennaio 1989 (pubblicato su cassetta in edizione limitata dall'italiana A.D.N. Records di Milano).
Diego Perrone, cantautore e chitarrista in tour della band di Caparezza, consiglia "Tatuato sul Muro" nella rubrica #Leggomusica sul canale YouTube...
Dopo ben tre revisioni, soprattutto grazie all'aiuto dei due musicisti Dave Tomlin e John Mumford, che hanno rifinito e adattato il testo in inglese, finalmente ultimata la biografia. Spedita due giorni fa all'editore inglese Gonzo Multimedia (www.gonzomultimedia.co.uk/) che ne garantirà pubblicazione e distribuzione in Inghiletrra e USA. Adesso comincia la fase di editing del libro: scelta del formato, selezione fotografie ecc. Dopo quasi tre anni di lavoro, tra ricerche e scrittura, una pausa... Fino al prossimo progetto!
Sono ormaI alle battute finali della biografia che da due anni sto scrivendo su Mike Taylor. Ho raccolto numerose testimonianze, alcune assolutamente inedite, fotografie, documenti, spartiti disegnati dallo stesso pianista... Ho scoperto aspetti della sua vita fino ad oggi ignorati. L'ho scritta in inglese con l'idea di provare a farla pubblicare in Inghilterra e, chissà, in America...
Questo nuovo progetto ha rappresentato una sfida sin dall'inizio: alla scarsità di notizie esistenti, alla marginalità del soggetto, all'editoria (accattona) italiana.
Ma Taylor meritava un libro così perché era un genio assoluto, ancora oggi sconosciuto anche dagli stessi appassionati di jazz. Ascoltate "Trio", il suo secondo album pubblicato dalla Columbia, e capirete. Certa musica non ha proprio bisogno di parole...
Siamo alla quarta edizione della tradizione che feci nel 1990 della prima biografia inglese dedicata a Syd Barrett (autori i giornalisti Pete Anderson e Mike Watkinson). La pubblicò Arcana, all'epoca a Milano, come oggi la ripubblica Arcana (con sede a Roma). Mi pagarono un forfait di 500.000 lire e mi fecero firmare un contratto che non prevedeva alcun ulteriore compenso in caso di ristampe o riedizioni.
Ero giovane e inesperto, pieno di illusioni...
La seconda delle riedizioni, pubblicata nel 2008, me la trovai per caso davanti quell'anno alla Fiera del Libro di Torino. Si trattava di una edizione con un nuovo titolo, accresciuta da un capitolo finale (Barrett era infatti morto nel 2006) tradotto da un diverso traduttore e... intanto che c'erano avevano deciso di rimaneggiare la mia traduzione originale - "per renderla più al passo coi tempi", dissero - senza almeno informarmi di ciò. Chiesi spiegazioni e si scusarono dicendo che non erano riusciti a contattarmi. Me ne tornai a casa con una bella copia omaggio della nuova edizione...
Da qualche mese, scoperto in questi giorni ancora per caso, è in vendita nei negozi una nuona edizione, con copertina diversa. Sui principali siti di vendita Web (Amazon, IBS...) nella scheda di presentazione leggo con sorpresa che il traduttore è tornato uno solo, "Luca Ferrari", e mi viene il sospetto che magari abbiano ripubblicato per errore la prima versione del 1990...
Questo breve apologo tanto per dare un'idea di cos'è sempre stata l'editoria musicale in Italia...
Sto collaborando con l'inglese Gonzo Multimedia alla realizzazione di due nuovi CD della Third Ear Band: uno dal vivo, con l'integrale del concerto che il gruppo tenne a Sarzana nel gennaio 1989; uno, invece, che raccoglie alcuni brani rari e inediti della band (quelli ad esempio registrati agli inizi del 1969 come The National Balkan Ensemble), oltre alla versione audio dei pezzi già apparsi l'anno scorso sul DVD "The Lost Broadcasts" (registrazioni in studio del 1970)...
Sto curando le note in inglese dei booklet raccontando alcuni fatti inediti e poco conosciuti su Sweeney e soci.
Sono impegnato a scrivere da quasi un anno la biografia di un oscuro pianista jazz inglese. "Oscuro" perché non tanto famoso da essere entrato di diritto nelle enciclopedie del genere. Ho intervistato un po' tutti quelli che hanno suonato con lui o l'hanno semplicemente conosciuto. I più non ricordano, hanno poco o niente da raccontare, sono reticenti o gelosi dei loro ricordi, come capita spesso, e la sua è una vita destinata a scivolare via, nel nulla. Una sfida quasi impossibile...