VANITA'.
Leggo distrattamente le notizie del giorno, ascolto un radiogiornale, sento un po' casualmente persone che raccontano fatti accaduti... un concerto di Renga in arrivo, la Polizia di Stato premiata, gli 'eroi contemporanei', i violini nelle scuole... non mi interessa quasi nulla, non sono attratto da niente... anzi, ho un po' di nausea, sono annoiato e saturo di tutto, nulla che valga la mia partecipazione emotiva, il mio impegno, la mia volontà di esserci...
Sto leggendo le "Lettere agli editori" (Quodlibet, Macerata 2016, a cura di Martina Cardelli) di Louis-Ferdinand Celine, scritte tra il 1931 e il '61, è storia vecchia come il mondo... potrei scrivere anch'io qualcosa sui rapporti intercorsi in questi trent'anni con editori italiani e stranieri, sulla dilagante scarsa professionalità, sulla mancanza di rispetto, di sensibilità, di interesse reale, di amore per i libri e gli autori... improvvisati, cialtroni, ignoranti... peracottari, piazzisti della carta stampata... niente per cui valesse la pena di scrivere se non il narcisistico impulso a veder pubblicate le proprie patetiche lallazioni...
Sacha Goldberger, "Super Flamish" - www.sachagoldberger.com