IL PAESE IN CUI SIETE NATI. EMBE'...?

12.06.2016 17:54

Esiste un modo per non farsi irrompere dalla quotidianità italiana? Un modo che ci eviti di dover anche solo 'apprendere', anche solo di sfuggita, per caso (una TV accesa... una radio... il vicino di casa che vocia in cortile... la madre che ti telefona...), l'uscita nelle edicole di "Main Kampf", la battuta giornaliera di Renzi ("Non più di due mandati per il capo del governo"), il fascino di Buffon ( "classico ed elegante, Buffon è l'azzurro più trendy" secondo l'ANSA), i sessant'anni di Gianna Nannini, "'icona rock fuori dagli schemi", l'operazione di Berlusconi che tiene tutti sulle spine (ma non allarmatevi, "E' tranquillo e sereno - ha detto il medico - Si trova bene e mangia i pasti dell'ospedale")...

Un modo che ci grazi, isomma, non costringendoci ad impegnare le sinapsi, a dover prestare attenzione, forzati a rimanere aggiornati, lasciandoci invece concentrati solo sulle 'nostre cose'?

Perché ci dovremmo interessare a un Paese che non fa nulla per noi, che pretende soltanto, che ogni giorno insulta la nostra sensibilità e le nostre intelligenze con la sua volgarità e le sue meschinità? Che ci offfende e irride, ci umilia, ci nausea? Che per quanto ci riguarda potrebbe esistere solo sulla cartina stradale o sulle mappe dei programmi meteo della TV?

L'idea di 'appartenenza', che andrebbe seriamente approfondita sin dalla scuola di base, è rimasta solo un'idea appunto. Un concetto destinato a restare astratto se non coltivato e nutrito con atti concreti, processi condivisi che si preoccupino di coinvolgere tutti i cittadini, che non può essere rispolverato soltanto a ogni impresa sportiva o campionato europeo di calcio.

Cos'è l'Italia per voi? Il Paese in cui siete nati?

Embè?!