Fanzines!

"Octopus" e "Dark Globe" sono state le fanzines con cui ho avviato la mia ormai lunga attività di scrittore 'underground'.

"Octopus", 18 numeri pubblicati dal novembre 1981 al novembre-dicembre 1983, era dedicata ai Pink Floyd e con "Pinky" di Edoardo Bertoletti è stata la prima 'fanza' italiana sul gruppo.

 

"Octopus" era costruita con macchina da scrivere Lettera 32 e la tecnica del taglia e incolla, un piacere (e una fatica!) oggi inimmaginabili. Le poche fonti disponibili in quei giorni erano: "Pink Floyd" di Rick Sanders (Futura Publication Ltd, 1976); la biografia sul gruppo del francese Jean-Marie Leduc (Albin Michel 1977); la raccolta di partiture e testi "'67 Pink Floyd. The early years" curata da Barry Miles (Wise Publication 1978); il grande libro fotografico di Barry Miles, edito dall'Omnibus Press nel 1980 ("Pink Floyd. A visual documentary") e quello in francese di Alain Dister-Jacques Leblanc-Udo Woherle "Le livre du Pink Floyd" (Albin Michel 1978).

Dopo l'uscita di "The Final Cut" (1981) e l'ormai imminente, squallida querelle tra i membri del gruppo (per altro già iniziata con l'ignobile esclusione di Rick Wright dalle session di registrazioni del disco), mi convinsi che l'unica cosa che valesse veramente era di dedicarmi a una fanzine su Syd Barrett che intitolai "Dark Globe", uno dei suoi pezzi che preferisco.

La fanzine uscì con cadenza irregolare dal febbraio 1984 al febbraio 1985 e arrivò al quinto numero. Sottotitolo (un po' autoironico, lo ammetto): "Aperiodico di culture e seduzioni barrettiane"...

 

Come per l'esperienza di "Octopus", anche per "Dark Globe" la 'redazione' era poca cosa: un manipolo di entusiasti collaboratori quali l'amico wyattiano Luca Gombi (grafico e impaginatore), Umberto Fogliata (fotocopiatore) e alcuni fan floydiani come Valerio Teti, Alberto Colombo, Danilo Steffanina, Pierpaolo Benetton, lo stesso Edoardo Bertoletti che contribuivano con pezzi di critica o a carattere storiografico.

L'esperienza finì dopo alcuni viaggi a Londra dove ero stato tanto fortunato e intraprendente da incontrare e intervistare alcuni protagonisti della storia di Syd Barrett - i manager della Blackhill Enterprises (Peter Jenner e Andrew King), il pittore Duggie Fields (coinquilino di Syd nell'appartamento di Earl's Court), Storm Torgherson (compagno di infanzia di Barrett e fondatore della Hipgniosis), il manager e produttore dell'Harvest Malcolm Jones... lo stesso Barrett, incontrato per caso alla casa della madre nel luglio 1985.

Ne scaturì la volontà di scrivere la sua biografia ("Tatuato sul Muro", pubblicata da Gammalibri nel gennaio 1986).

 

Quella che segue è una carrellata significativa di alcune delle copertine delle due fanzine. Per nostalgici (della fanzine) e appassionati pinkfloydiani...